cohousing a trento

Descrizione delle attività in corso

Nel 2021 si sono avviate le attività di creazione della comunità intenzionale “Io vivrò a Trento” che ha individuato nel Quartiere alle Albere un immobile dove avviare una progettazione partecipata per la realizzazione di un progetto di Cohousing.
 
Nel 2020 le attività a Trento si sono allentate sia per le elezioni amministrative che hanno comportato il cambio del Sindaco e della Giunta che per la pandemia da Covid-19.

Il progetto era iniziato da un gruppo di cittadini attivi e professionalmente preparati che hanno avviato il dialogo con alcuni consiglieri del Comune.
La richiesta è stata poi accolta dal Consiglio comunale e ben articolata con una delibera che impegna il Sindaco e la Giunta comunale:
 
  1. ad avviare il censimento degli immobili del patrimonio comunale attualmente non utilizzati che possono essere destinati al riuso come unità abitative;
  2. a selezionare quali tra gli immobili disponibili siano i più pronti e idonei ad un progetto di abitare collaborativo, e che a titolo di esempio possano godere delle seguenti caratteristiche complementari rafforzative:
− siano situati in un’area della città che verrebbe valorizzata dalla riqualificazione dell’edificio;
− siano limitrofi a spazi verdi da destinare ad orti urbani;
− siano prossimi alla viabilità ciclabile;
 
3. ad avviare un percorso di conoscenza e confronto con le realtà che hanno già attivato modalità di co-housing in Italia ed all’estero, coinvolgendo altri attori sensibili al tema (P.A.T., Comunità di valle, I.T.E.A., FBK, ecc.), individuando possibili finanziamenti anche attraverso la partecipazione a bandi europei;
 
4. ad avviare parallelamente un percorso che impegni il Comune di Trento alla sperimentazione di progetti co-housing, attraverso la messa a disposizione di immobili secondo le modalità che risulteranno più idonee (ad es.: il comodato d’uso a titolo gratuito per un tempo minimo di trent’anni);
 
5. a supportare la“comunità di co-housers” attraverso procedure amministrative semplificate (sul modello dello sportello unico), specie per l’accesso a finanziamenti vantaggiosi nonché accompagnare l’insediamento con la messa a disposizione di servizi idonei a facilitare lo stabilirsi della coabitazione;
 
6. a prevedere nell’elaborazione del nuovo Piano Regolatore Generale (P.R.G.) un’azione specifica dedicata alle residenze solidali ed alla coabitazione, che favorisca – tramite sgravi, incentivi diretti e/o indiretti – il recupero del patrimonio edilizio privato a tali scopi, per accentuare la coesione sociale cittadina e la riqualificazione del tessuto esistente nell’ottica di “costruire sul costruito”.
 

Eventi significativi nel territorio